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Gli immortali taoisti per noi italiani sono e resteranno per sempre questi giganti della Storia
Certo viste con gli occhi di oggi queste morti di personaggi come quelle di: Aldo Moro, Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Enzo Tortora, Ilaria Alpi, Vittorio Arrigoni, Giulio Reggeni e tutti coloro che li seguiranno, hanno il sapore nostalgico di un mondo che è finito oramai per sempre oggi che l'arroganza del potere ritiene di dover sedere in parlamento per rappresentare i propri miseri interessi privati mettendo tutto il proprio studio e le proprie risorse intellettuali al servizio dell'evasione fiscale nei paradisi, nelle fondazioni o società a partecipazione statale ove si capitalizzano i guadagni mentre si fanno ricadere sul pubblico le perdite: ingegnerizzandosi nella truffa legalizzata senza più alcun pudore nè vergogna, sfruttando slogan populisti a cui i più disperati abboccano, perdendo finanche la propria dignità di esseri umani.
Vittorio Arrigoni
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"Non è un eroe né un martire, è un ragazzo che credeva davvero che i diritti umani sono universali e che l'ingiustizia va raccontata perché nessuno di noi, persi nel mezzo delle nostre comode vite, un giorno possa dire io non c'ero, io non sapevo. La sua è una scelta radicale e non violenta che spinge tutti noi a diventare attivisti. Noi non immaginavamo, non sapevamo in quanti di voi lo amaste in tutte le latitudini. Siete stati l'inaspettato sollievo ai nostri cuori feriti.
sua madre
Rachael Corrie
Ilaria Alpi
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Giulio Regeni |
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+20 02911767 è un numero di El-Agamy, a due passi da dove è nato Ungaretti, me lo ho dato Noura qualora ce ne fosse bisogno; lo mando giù a memoria, mai memorizzare, mai salvare, qui la prima cosa che fanno quando ti fermano è controllare nello smartphone se hai numeri locali. Domani devo ritornare fra gli ambulanti di Heliopolis, è lì che il tutor mi ha detto di orientare i miei passi per capire meglio dove la brace della primavera araba continua a covare, là dove l’Islam più politico e il desiderio di diritti può saldarsi positivamente lontano da integralismi religiosi. “Regeni mi raccomando controllo delle fonti, ricerca e controllo accurato delle fonti!! Ho seguito altri italiani rimanendone deluso! Non vorrà fermarsi proprio ora alle soglie del titolo Phd?!” mi ripeteva sempre la direttrice del dottorato a Cambridge fino a quando non le ho invaso la stanza con un bancale di carte, libri, dispense e qualche decina di giga di materiale su supporto informatico!! Ancora è lì legge!! Alle aule e alle biblioteche, che sono cattedrali laiche del sapere, e anche alla buona birra dei pubs, ho preferito il turbine irrequieto della sabbia del deserto che tutto sconvolge, copre e cancella, ma che se gira dalla parte giusta è vento di rivolta e cambiamento e come sosteneva Pasolini: o la rivoluzione verrà da Sud o non verrà! Devo studiare, parlare e migliorare il mio arabo. E’ fondamentale per capire questo popolo, per leggere i giornali che legge la gente, per sapere di chi fidarmi. Ilham, che ora è in America, mi ha detto che per la pronuncia è bene ascoltare come i mueijzin chiamano alla preghiera il venerdì. In questo angolo di Mediterraneo si gioca una partita strategica che và ben oltre i confini squadrati di questo paese; i pochi lustri di inizio secolo hanno cancellato tutto il novecento della storia egiziana, se parli con i giovani sanno poco o nulla di Sadat, dei trattati di Camp David o della via egiziana al socialismo. Sto raccogliendo molto materiale, tante storie quotidiane di un’umanità sconosciuta nel nord ricco del mondo e scrivo, scrivo, magari appena finita la tesi dopo pasqua metto mano a qualcosa per una saggio. “Scrivete! Scrivete! Scrivete! Buttate giù, all’improvviso, senza pensarci su, per rileggere e correggere il tempo si trova, ora scrivete! Scrivere è vomitare, scrivere è liberarsi e liberare!” – ripeteva la mia professoressa al liceo e solo ora capisco quanto quella lezione sia vitale per potere trovare uno sfogo anche al mio desiderio di giustizia e libertà. Si è fatto tardi c’è il compleanno di Khaled, maglione di papà utile per l’umido della sera, regalo pronto, una piccola antenna per pescare meglio le reti wi-fi e leggere del mondo anche da qui, lo zainetto con taccuino e libri e via! Accidenti non ho più tempo per fare la barba lo avevo promesso a mamma, sarà per domani! Suonano?!? A quest’ora….chi può essere!!?"
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