Alessandra
Era stato chiesto a ciascuno di portare qualcosa che lo rappresentasse da mettere all'interno del cerchio di condivisione affinchè ciascuno dei partecipanti potesse essere incuriosito e si aprisse all'altro annusandone la sua essenza mostrando similitudini con la propria giustificando il perché aveva scelto proprio quell'oggetto. Occasione e spunto per aprirsi e lasciare qualcosa di se che aprisse alla dimensione della riflessione sul senso di quanto si era sperimentato in quei giorni fitti e densi di attività, condivisione, recupero della fiducia nel contatto e autenticità.
Questi erano gli oggetti portati.
LA PROPOSTA
Secondo la Medicina Cinese l'essere umano é attraversato da sei coppie di meridiani che regolano tutte le funzioni vitali e animiche e che corrispondono a tre fasi cicliche della vita: LA CASA, la base di ció che riceviamo e la coscienza di ció che siamo; IL VIAGGIO, il desiderio che porta all'azione; LA REALIZZAZIONE, la capacitá di metterci in relazione con ció che é fuori di noi permettendoci di realizzare la miglior versione di noi stessi.
Ispirandoci a queste tre fasi, durante il workshop, attiveremo lo strumento del corpo-anima su questi tre livelli:
* la coscienza di sé;
* le sensazioni e il desiderio;
* il contatto con sè, con l'altra/o e con il gruppo.
Attraverso pratiche e arti diverse del corpo, vogliamo proporre esperienze corporee che ci permettano di sentire, toccare e riconoscere i limiti e le frontiere del corpo, mettere le convinzioni e le aspettative a riposo e attivare le sensazioni.
Attivare l'ascolto, per poter rispettare i propri reali desideri (di silenzio, comunicazione, scambio, contatto, apertura, chiusura..) cosí come sorgono in ogni momento. I diversi linguaggi e strumenti che metteremo in gioco serviranno ad affinare l'ascolto di sé, dell'altra/o e del gruppo per riconoscere le nostre paure e dargli un valore, ma senza lasciare che queste ci blocchino.
Esploreremo l'aggressivitá e l'assertivitá, l'oppozione e la cedevolezza. Sperimenteremo la differenza tra lo stare in guardia e il fluire con l'altra/o. Ci connetteremo con l'energia sottile che scorre tra i corpi e che espande i confini della comunicazione.
Tre giorni per accordare lo strumento corpo per ascoltarlo e risuonare con l'energia del gruppo, nel gioco, nel movimento, nel contatto, nel respiro, nella voce e nella danza.
Ringrazio di cuore i miei due fratelli per aver voluto e sostenuto fino all'ultimo l'iniziativa avendo io appena traslocato, questa bellissima esperienza è divenuta dunque parte integrante e spinta propulsiva per me ad iniziare questa nuova fase della vita, tornando alla Natura che non aveva mai smesso di chiamarmi.
Voglio dedicare questo evento agli altri due nostri fratelli che non ci sono più: Marina (maestra di Yoga Kundalini) e Francesco (maestro di Shiatsu).
Prof. Marina Caporale - insegnante di Kundalini Yoga presso il centro "Mandala" all'epoca in Piazza Argentina a Roma.
Il maestro di Shiatsu Francesco Caporale mentre consegna il diploma di shiatsuka ad un suo allievo.
Namastè,
mArco